Come rientrare a lavoro in presenza, senza stress

Cristina Sacchi

É arrivata la dichiarazione della fine della pandemia e la tua azienda ha deciso di farti rientrare in presenza.

Ti senti SCOMBUSSOLATA all’idea di abbandonare la tua routine casalinga, ti spaventa il solo pensiero di uscire, vestirti, il traffico, rivedere le persone “dal vivo” ti fa girare la testa?

Non preoccuparti, capita a moltissime persone, ci vorrà un po’ di tempo prima che tu riesca ad abituarti.

Tutto può cambiare, e anche in fretta

In effetti quello che abbiamo capito negli ultimi due anni è che le cose possono cambiare drasticamente, anche in brevissimo tempo, per questo è importante apprendere ad essere resilienti.

“Cristina, ricorda che non esiste l’organizzazione perfetta e soprattutto l’organizzazione che funziona ora per te può non funzionare più tra 1 o 2 mesi”, la mia meravigliosa tutor mi aveva avvertito e devo ammetterlo l’idea mi sconvolgeva! Dopo tutto l’impegno impiegato per organizzare la mia agenda e i miei impegni, ricominciare d’accapo?!

L’organizzazione nonostante i cambiamenti

La cosa veramente importante è imparare ad organizzarsi NONOSTANTE i cambiamenti e gli inconvenienti, grandi o piccoli, che incontriamo durante il cammino.

In tanti anni di studi e ricerche ho imparato, a mie spese, che ogni impegno, attività, dovere, può essere analizzato, scomposto in micro attività e organizzato in modo da essere superato “arrivando in fondo alla giornata sani e salvi”.

Di cosa hai davvero paura?

Ti sei chiesta Cosa ti spaventa “realmente” del rientro in ufficio?

Il fatto è che a volte i problemi ci sembrano molto più grandi di quelli che sono, proprio perché non ci soffermiamo ad analizzarli! Solo per fare un esempio, potrebbe spaventarti l’idea di perdere tempo per andare in ufficio.

Di doverti vestire al mattino. O forse il problema è solo rivedere “di persona” i tuoi colleghi? Non potrai più fare le commissioni sotto casa appena staccato?

Una lista ragionata prima di affrontare il problema

Fai una bella lista (scritta) di tutte le cose che ti spaventano, dopodiché passa ad analizzarle

Partendo dagli esempi che ti ho fatto prima proviamo a scomporli

  • Il tragitto: mettiamo il caso che tu debba rimontare in macchina e affrontare il traffico a cui non sei più abituata. Certo, non sarà facile, soprattuttp se non ami metterti alla guida. Ti ricordi cosa facevi prima della pandemia? Magari potresti approfittarne per risentire al telefono quell’amica con cui non chiacchieri da tempo. Oppure potresti ricominciare a cantare a squarciagola le tue canzoni preferite senza temere che i vicini di casa ti prendano per matta, o ascoltare quel podcast che adoravi. Le cose che puoi fare sono moltissime basta solo dedicare un po’ di tempo a programmarle.
  • Le commissioni sotto casa: sicuramente adesso avrai meno tempo per sbrigare le commissioni, ma ricordati che se le accorpi in modo da non farne una al giorno, cercando di dedicare un solo giorno alla settimana a tutte, potrai ottimizzarle e farle lo stesso; e uscendo meno potresti persino spendere meno.
  • Vestirsi bene per rivedere di persona i colleghi.. pensaci bene, è davvero terribile truccarti e prenderti cura di te? Fare due chiacchiere davanti alla macchinetta del caffè e magari non vedere sempre la tavola da cucina dove lavoravi sola con il tuo pc?
  • Non ti va di alzarti tanto presto. Solitamente ti prepari i vestiti la sera prima in modo da non impiegare ore a prepararti al mattino?

Capire le reali difficoltà

Ora, questi sono solo dei piccoli esempi, ma quello che vorrei ti ricordassi è che, se invece di lamentarti e disperarti per una situazione che non può esserci più, ti dai da fare per capire le tue reali difficoltà e, una volta scomposte, le organizzi per affrontarle, potresti persino individuare nuove opportunità in una situazione che cambia.

Segui
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti
0
Dimmi la tua nei commenti!x